Nel settembre di quest’anno è scattata la terza fase relativa al bando delle tradizionali lampadine a incandescenza con filo in tungsteno. Il Regolamento dell’UE, approvato nel marzo 2009, ha stabilito infatti diverse fasi per l’uscita dal mercato delle tradizionali lampadine, a favore di soluzioni in grado di far conseguire risparmio energetico, efficienza e tutela dell’ambiente.
Le vecchie lampadine infatti sono prodotti ad alto consumo energetico: quasi il 95% dell’energia elettrica consumata da tali dispositivi non serve a illuminare, ma viene dispersa sotto forma di calore.
Di conseguenza, a partire dal settembre 2009, la UE ha deciso di mettere al bando, gradualmente, le tradizionali lampadine, secondo la seguente scaletta temporale:
- dal 1 settembre 2009: lampadine ad incandescenza con potenza uguale o superiore a 80W
- dal 1 settembre 2010: lampadine ad incandescenza con potenza uguale o superiore a 65W
- dal 1 settembre 2011: lampadine ad incandescenza con potenza uguale o superiore a 45W
- dal 1 settembre 2012: lampadine ad incandescenza con potenza superiore a 7W
In cosa si traduce tutto questo? L’utilizzo di lampadine di nuova generazione, che permettono un minore consumo energetico e di impattare meno sull’ambiente, porterà nell’UE ad un risparmio di oltre 11 miliardi di euro di elettricità e una riduzione di emissioni di CO2 pari a 32 milioni di tonnellate ogni anno.